FOTOGRAF(F)IA – Un haiku di Ezio Campese
FOTO,
FOTOGRAF(F)IA
Il corpo proprio, traslato
affida agli occhi d’Altra d’Onna >
alle intemperie sul pavimento >
ai muri disordinati dántiche presenze >
il sesso estremo, disperante.
Un braccio adagia una mano protesa e rassegnata
quando la slide ricopre di ricami letterari ( amanuensi ) la nuda voluttà
posseduta dal fato.
Dissolvenze incrociate di proiezioni;
fotograf(f)ia della schiena
1] mentre
2] le goccie di sangue di Sophie
3] cadono/scendono
Ciak 1,VII, b.
Azione!
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Èzio Campese